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I popoli antichi riconoscevano la potenza della natura e la onoravano e ancora oggi ad esempio, nelle località di mare, sopravvivono dei rituali antichi, come quelli dei pescatori che portano offerte di fiori alle acque per chiedere una buona pesca.
Le offerte hanno sempre fatto parte del nostro vivere.
Ogni Orixà ha i suoi elementi, le sue foglie, i suoi cibi, i suoi colori.
Ognuno presiede ad alcuni aspetti dell’esistenza.
Iemanjà, la dea del mare, è responsabile del concepimento e del parto, è legata al cervello e al sistema nervoso. Lei è la grande madre, lei trasforma le lacrime in perle ed è legata alle emozioni.
Oxum è legata alle acque dolci, alla gestazione, all’espansione e al nutrimento, al matrimonio, alla cura, alla bellezza e alla veggenza.
Questi elementi fanno parte della nostra costituzione. Sono dentro di noi in proporzioni diverse. Quando noi offriamo alla natura e agli elementi stiamo vincolandoci nuovamente alla nostra identità essenziale. È come ritornare a casa.

Dal punto di vista energetico questi rituali riequilibrano l’energia della terra e il suo magnetismo.
I popoli antichi lo sapevano bene e per questo offrivano e ponevano pietre e cristalli in luoghi sacri per armonizzare i campi elettromagnetici. Lo sapevi?
Io amo offrire.
Lo so, è un gesto così apparentemente irrazionale, cosi diverso a quello da cui siamo abituati. Eppure è qualcosa che faccio costantemente da vent’anni.
Una mia amica mi chiamava “l’oferendera”. È qualcosa che sento che viene dal mio centro. È una necessità e un bisogno di ringraziare e di onorare, per ritornare alla natura.
Offro e ringrazio per equilibrare le energie della persone che accompagno nel cammino di guarigione e offro alla natura anche per il luogo in cui vivo e per il tempo che si sta manifestando.
Quando la mia Mãe mi ha insegnato la prima offerta e ho iniziato a praticare, non avevo la minima idea di cosa significasse. Nel tempo ho imparato a vedere e leggere negli elementi messaggi e movimenti del cammino delle persone. Eppure prima di imparare sono passati anni.
Una perseveranza che viene dal profondo e che mi muove si è attivata in quel momento.
E la certezza di essere nel posto giusto.