Sciamanesimo
Sciamanesimo
Era il 2001 e andavo a trovare in Brasile, nella Bahia, una cara amica.
Ero in una recrudescenza della mia malattia; al tempo avevo una malattia autoimmune che si manifestava con una forte tachicardia.
Questa cara amica mi parlò di una guaritrice che curava a distanza e che dicevano fosse molto brava. Io ero già operatrice Radionica, lavoravo con la medicina frequenziale e quindi non era strano per me immaginare che qualcuno potesse curarmi a distanza.
Ricordo che quando iniziò a trattarmi Mae Nanà piansi per tre giorni, mi sentii molto sporca. La mia amica disse che dalla mia pelle usciva un odore putrido. Di fatto Mae stava facendomi la mia prima pulizia energetica. Fu la cosa più forte che avessi mai provato.
In un altro viaggio, dopo un paio d’anni nei quali mi ero fatta seguire saltuariamente, la incontrai proprio nella cittadina della mia amica. Mae Nanà viveva invece nell’interno del Sertao. In quell’occasione mi fece la prima lettura di buzios, le conchiglie di divinazione, e mi diede la lettura dei miei elementi, gli Orixàs, le energie maestre che abbiamo tutti e che raccontano e formano il nostro modo di essere. Mi invitò anche ad andare da lei.
Andammo insieme, io e la mia amica, a fare il primo ritiro in Casa de Santo, la casa dei santi come la chiamano nel Candomblè. Il Candomblè è una tradizione molto antica, è la spiritualità degli schiavi africani portata in Brasile e sincretizzata con il cattolicesimo e le tradizioni dei popoli nativi della selva.
Per me, europea, è un cammino dello spirito e un orientamento per la mia vita. Mae Nanà mi ha insegnato pratiche di pulizia energetica e di apertura di cammino che sono l’essenza di questa tradizione e che fanno parte della mia pratica terapeutica. Sono andata una o due volte l’anno da lei, per 16 anni, finché lei è passata nell’altro piano.

Oggi la sua prima iniziata continua ad essere il mio riferimento e la mia maestra. Mae Nanà è stata una grande e paziente insegnante, amorosa e sempre sorridente. Credo che uno dei suoi più grandi regali e insegnamenti sia la risata che spazza via tutto. Me l’ha regalata e insegnata.
Il cammino di Orixá è un cammino molto bello, fatto di intensità, colori, libertà e rispetto verso la natura e la vita. È un ritorno alla purezza delle forze che muovono la vita.
Per me rappresentano una strada di trasformazione, di coerenza e di apprendimento costante.
Quando ci mettiamo in ascolto gli elementi ci parlano.
Dedico la mia vita a questo ascolto, alla preghiera della coerenza e della presenza amorosa, a questa Vita che si rinnova e si espande in ogni spazio e tempo.